VENIVA A RECITAR POESIA



C'è qualcosa che sfugge e svanisce
tra il catrame e il cemento di questa città
ché c'è ruggine oggi e non si capisce
se già c'era o se sia novità

C'è vertenza tra me e i miei pensieri
sul passato passato allo straccio...
ma non penso volentieri al tuo ieri
o se ci penso... poi non lo faccio


Io... opero ancora a cuore aperto
ma la prognosi è timida e riservata
proprio come suonare a un concerto
e sentirsi una nota stonata


Tiro su ogni giorno un bel muro
per proteggermi dalle emozioni
e non importa, ma non sono sicuro
che la porta sia nelle canzoni

Il futuro è retaggio mentale
costruito sulla storia che ho già
nello spazio tra il sogno e il reale
...quando arriva è presente, si sa


Io... opero ancora a cuore aperto
ma la prognosi è timida e riservata
proprio come ascoltare un concerto
e sentire una nota stonata


C'è acqua alta e un deserto di sabbia
tra la piazza e il cielo di questa città
una tromba di troppo e un velo di rabbia
e poi... c'è ipocrisia dentro la verità

C'è paura e partenza nei miei giorni neri
e guardo ancora il mio letto disfatto
non volevo e non ho prigionieri
non c'è amore quando questo è distratto


Ma io... opero ancora a cuore aperto
e la prognosi è timida e riservata
proprio come arrivare a un concerto
e scoprire che l'aria è cambiata


armando (ik) - ottobre 2005