SIAMO
siamo sabbia in un pugno che afferra
rabbia repressa dentro questo viavai
e come insetti in assetto da guerra
sferriamo offensive contro i passi carrai
ma dietro specchi e vetrine assordanti
ci siamo spenti quasi fossimo hi fi
rotti e persi nelle notti eleganti
come commessi del senno del mai
perchè siamo esche su lenze pensanti
a volte lettori altrimenti librai
tracciamo segni a formare lamenti
ma su forme di sogni e di calamai
come razza ballerina e poi coppia
danzante in preda a patti e stoviglie
noi politici del giorno che scoppia
scendiamo in piazza a mostrar meraviglie
siamo la patina opaca e ostinata
che si deposita in questo presente
e non accetta che sia spolverata
aspetta uno scopo e vive di niente
acrobati a spasso in cerca di stima
e amici fragili di fiaschi e di calici
siamo amori che il mondo concima
fino in fondo ai complessi più semplici
siamo scomparti per tristi argomenti
estinti dal tempo e disposti in solai
riposti stinti e consunti indumenti
che ti sorprendi io un giorno indossai
noi frati persi fra versi e frammenti
spenti come spesso si spegne un hi fi
siamo scomparsi in rimorsi e commenti
sepolti fra incolti campi di guai
ma siamo soli dipinti e mai arte
col dito immerso in due dita di brandy
di antichi miti di sonno e di carte
e istanti lenti che a tratti sospendi
siamo la patina opaca e ostinata
che si deposita su questo presente
e non accetta che sia spolverata
aspetta uno scopo e vive di niente
armando (ik) - luglio 2007