SEGNA I SOGNI CHE SPEGNI



Così a volte vorrei dirti
più di quanto son capace
...e cercare di capirti,
di spiegarti che chi tace
non è vero che acconsente
vorrei dirti: mi dispiace
che talvolta per un niente
anche un fremito fugace
possa insistere a ferirti
o apparirti troppo audace
possa divenir movente
d'una gelosia tenace
figlia, evidentemente,
di quei sogni che son morti...


In quanti paesi non sono mai stato
ma non per questo rimpiango
un viaggio che non ho scelto
il coraggio che non ho avuto
il miraggio cui non mi arresi

E tanti sguardi non ho conosciuto
eppure ancora non rimpiango
gli specchi che non ho scelto
o quelli che non ho avuto
e quegli occhi persi tra miliardi

Chissà quante canzoni non ho ascoltato
i miei tempi di valzer e i tempi da tango
tempi lenti dal divenir svelto
opposti al rifiuto d'aiuto
e piango nel fango...
le mie emozioni


Segna i sogni che spegni
e disegna i tuoi passi con cura
chiuso a chiave tra solite mura
dove le chiacchiere non fanno paura
se pure ci provi...
o, pure, t'impegni


armando (ik) - ottobre 2004